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Per oltre un ventennio, dal 1958 alla morte, Vittorio Sereni ha varcato la porta della Mondadori: prima con quotidiana regolarità come direttore letterario, e poi con regolarità meno serrata ma non meno scrupolosa come consulente. E tuttavia la grande personalità del poeta sembra avere oscurato il suo "secondo mestiere", facendone quasi dimenticare il rilevante contributo organizzativo, progettuale, creativo alla produzione di una casa editrice che, pur con limiti e contraddizioni, ha avuto un ruolo fondamentale nella cultura e nel mercato del Novecento. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Il Saggiatore, 1999 (Il Saggiatore / Fondazione Mondadori) ISBN 88-428-0743-5